La società Terna, responsabile delle attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete di trasmissione nazionale (RTN), e della gestione dei flussi di energia elettrica che vi transitano, collegherà la Sicilia con la Sardegna e la Campania attraverso un doppio cavo sottomarino: il Tyrrhenian Link, un nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo.
Con circa 970 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza, si tratta di un’opera ingegneristica eccezionale, e un altro passo in avanti nella transizione verso un futuro energetico più sostenibile. In Sicilia, in Sardegna e in Campania c’è una forte produzione da fonti rinnovabili non programmabili, solare ed eolico, in costante aumento. Il Tyrrhenian Link migliorerà la capacità di scambio elettrico e si potranno così utilizzare al meglio i flussi di energia da fonti rinnovabili, favorendone lo sviluppo.
Il progetto complessivo prevede due tratte: quella EST dalla Sicilia alla penisola e la OVEST dalla Sicilia alla Sardegna. La tratta EST è lunga circa 490 chilometri e unisce l’approdo di Fiumetorto nel comune di Termini Imerese, in Sicilia, all’approdo di Torre Tuscia Magazzeno a Battipaglia, in Campania. La tratta OVEST è lunga circa 480 chilometri e collega l’approdo di Fiumetorto a quello di Terra Mala, in Sardegna. L’infrastruttura sarà a regime nella sua interezza nel 2028. L’investimento è di 3,7 miliardi di euro, e Terna ha ottenuto un finanziamento di 1,9 miliardi di euro per l’opera dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
Per ottenere le autorizzazioni alla realizzazione sono stati valutati gli impatti ambientali e sono stati coinvolti cittadini e amministrazioni. L’attività di concertazione preventiva e di progettazione partecipata ha consentito di condividere con i territori interessati la localizzazione dei tracciati dei cavi terrestri e di ipotizzare le possibili soluzioni localizzative delle stazioni di conversione, nell’ottica di minimizzare gli impatti sociali, territoriali e ambientali degli interventi.
Nella fase di consultazione degli stakeholder, Legambiente Campania ha richiesto che le compensazioni ambientali, cioè gli importi destinati alla compensazione delle opere previste dal Piano di Sviluppo della rete da parte di Terna, fossero destinati prioritariamente ad apportare miglioramenti sulla rete Terna preesistente. In particolare, è stato chiesto di fare una ricognizione sistematica delle situazioni di esposizione agli elettrodotti, e nel caso di prevedere interramenti, dislocazioni o quant’altro necessario a rimuovere le condizioni di esposizione delle persone ai campi elettromagnetici.
Legambiente Campania ha anche richiesto di contenere il più possibile il consumo di suolo, privilegiando la collocazione delle stazioni di conversione in siti già soggetti a consumo di suolo (area industriale, ex area industriale, area dismessa, ecc.).
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