Quando pensiamo alle foreste le associamo sempre alla conservazione della biodiversità, al controllo dell’inquinamento dell’aria, alla prevenzione di frane e alluvioni. Ma le foreste sono anche la fonte di tanti materiali naturali che usiamo per costruire case e mobili, per produrre carta, o cibo, medicinali e cosmetici. Per questo motivo il patrimonio forestale va tutelato dall’eccessivo sfruttamento con la creazione di filiere del legno che riescano a coniugare la salvaguardia della biodiversità con le esigenze produttive.
È questa l’idea alla base del progetto Forestiamo che il Comune di Morino, in provincia de L’Aquila, sta attivando in collaborazione con la Società Azienda Sviluppo Territoriale (A.S.T.), grazie al finanziamento del bando “Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, Piano Operativo Agricoltura” del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Il progetto prevede la creazione di una comunità forestale nella Valle Roveto e ha il patrocinio della Regione Abruzzo, di Legambiente, e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification). È la prima sperimentazione nel territorio della Marsica di una gestione forestale sostenibile all’interno di un sito della Rete Natura 2000, la Zona di Protezione Speciale Monti Simbruini ed Ernici. La nascita della comunità forestale Valle Roveto è stata possibile grazie alla stipula di un Accordo di Foresta, lo strumento che favorisce la collaborazione tra proprietari pubblici e privati, operatori e stakeholder, per la certificazione sostenibile delle filiere, delle attività e dei prodotti forestali.
Il piano prevede, ad esempio, lo sviluppo di filiere sostenibili come quella del legno di faggio tramite accordi con le segherie locali, e il consolidamento di una filiera foresta-legno-energia-calore-agricoltura che sia dimensionata con il fabbisogno locale. In un’ottica di economia circolare, sono allo studio gli interventi necessari per riutilizzare gli scarti della lavorazione del legno per alimentare piccoli impianti a biomasse con produzione di energia elettrica e calore. L’idea è di riusare il calore prodotto per l’alimentazione di serre agricole.
Le opportunità imprenditoriali della comunità forestale porteranno alla creazione di nuovi posti di lavoro. Per sostenere la filiera produttiva è prevista la formazione forestale per 4/5 motoseghisti, e un’attività di tutoraggio per ripristinare le competenze del “capomacchia”, figura professionale che supervisiona gli interventi di taglio nei boschi, per garantire modalità di taglio sostenibili e coerenti con la salvaguardia del patrimonio ambientale.
All’interno di Forestiamo è previsto anche un percorso di educazione ambientale rivolto alle studentesse e agli studenti della scuola di Morino incentrato sul tema della “multifunzionalità dei boschi”. L’obiettivo è quelli di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza degli ambienti naturali e della loro tutela, promuovendo il senso civico e il rispetto per le foreste che sono beni comuni da gestire con responsabilità. Le varie attività, differenziate per età, vengono svolte da operatori della Riserva Naturale Zompo lo Schioppo di Morino, con il coinvolgimento di esperti delle tematiche affrontate, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle istituzioni e della società civile. Oltre a interventi didattici in aula, gli alunni partecipano a laboratori attivati all’interno dell’Ecomuseo della Riserva, e uscite didattiche sul territorio in orario extrascolastico, per poter scoprire tutte le risorse che il bosco ha da offrire attraverso esperienze percettive, attività didattiche e giochi di ruolo.
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