Il “Laboratorio di Città Corviale” è un progetto che nasce nel 2018 nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il Dipartimento Politiche Sociali della Regione Lazio e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre.
Lo scopo è quello di affiancare al progetto di trasformazione fisica di Corviale, in particolare del IV Piano (il progetto di trasformazione del Piano Libero che prevede la realizzazione di 103 alloggi laddove oggi vivono 130 famiglie nei locali originariamente destinati a servizi e negozi), azioni e politiche sociali in grado di accompagnare i soggetti che ne sono direttamente coinvolti.
L’obiettivo è quello di riuscire dove hanno fallito negli ultimi trent’anni tutti gli strumenti d’intervento nelle periferie promossi dallo Stato, e cioè tradurre gli interventi di riqualificazione urbana previsti nell’area in politiche di sviluppo locale che coinvolgano realmente i soggetti già presenti nell’area. Nonché, ed è tutt’altro che secondario, raccordare e coordinare le diverse progettualità previste.
Se è vero che la rigenerazione urbana si configura solo in presenza di una sintesi concreta tra la riqualificazione fisica e sociale, il “Laboratorio” rappresenta uno strumento indispensabile per concretizzare un programma di rigenerazione urbana in un quartiere di edilizia economica e popolare perché in grado di intercettare e raccogliere le istanze, i bisogni e le necessità del territorio. Un luogo fisico dove possano convergere le forze comunque presenti e da dove possano ripartire potenziate dallo scambio reciproco.
E proprio nel riconoscimento della necessità di accompagnare la trasformazione fisica della città con azioni di natura sociale si intravede un cambio di paradigma: non più un’amministrazione centralizzata che gestisce la cosa pubblica in maniera verticistica ma un’amministrazione condivisa con altri enti, in questo caso l’Università, ma anche con gli stessi abitanti.
L’attività di accompagnamento sociale si è inevitabilmente estesa coinvolgendo altre tipologie di abitanti: coloro che, anche se non interessati direttamente dagli interventi di riqualificazione edilizia, venuti a conoscenza del “Laboratorio”, hanno colto l’opportunità di essere ascoltati/aiutati.
Presente da quattro anni, il “Laboratorio” è ormai riconosciuto come uno spazio fisico di riferimento per la comunità locale, un presidio prossimo che svolge anche attività di mediazione sociale tra gli abitanti e le Istituzioni, come l’ATER, soggetto gestore e proprietario del patrimonio immobiliare.
Viene richiesto per esempio supporto nella segnalazione di guasti negli alloggi e nei locali annessi, nella risoluzione di problemi amministrativi relativi ai bollettini di affitto, nonché consulenze nei percorsi di regolarizzazione a seguito di occupazione, per problemi con distacchi e allacci delle utenze, nell’avvio di pratiche relative all’autorecupero, per lavori di manutenzione ordinaria degli alloggi, etc.
La presenza sul territorio del “Laboratorio” e la sua apertura al pubblico è evidentemente andata a colmare un bisogno latente; da sempre gli abitanti di Corviale lamentano un abbandono da parte dell’ente proprietario e gestore ed una difficoltà di relazione connesso.
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