L’impianto di depurazione che si trova in località Casolino, nel territorio del Comune di Arezzo, gestito oggi da Nuove Acque S.p.A., è stato realizzato alla fine degli anni ‘70 per trattare i reflui provenienti dagli allacciamenti fognari di quasi l’intera città, con una potenzialità di trattamento pari a 90.000 Abitanti Equivalenti.
Nel corso degli anni l’impianto ha subito numerose modifiche strutturali e impiantistiche, rivolte al miglioramento continuo della resa di processo e alla riduzione dell’impatto ambientale correlato. È in questa ottica di ammodernamento tecnologico, di ottimizzazione dei processi e incremento della sostenibilità ambientale che si inserisce l’attuale progetto di revamping dell’impianto promosso da Nuove Acque nel 2019.
Il progetto di revamping, avviato nel luglio 2021, è suddiviso in tre differenti lotti. Il primo riguarda l’ammodernamento dei due digestori anaerobici esistenti che, operando in maniera più efficiente, permetteranno una stabilizzazione dei fanghi, riducendo il contenuto di sostanze organiche volatili, il volume dei fanghi trattati e la carica batterica, ottenendo fanghi più facilmente disidratabili e producendo biogas da valorizzare in energia termica. I lavori del digestore secondario sono già terminati mentre la conclusione di quelli del digestore primario è prevista per la primavera del 2024.
Il secondo intervento, più complesso, sarà ultimato nel mese di giugno 2024 e riguarda la copertura delle vasche e l’installazione dell’impianto di trattamento odori che, una volta collegato a tutte le sezioni della struttura, consentirà un abbattimento e mitigazione delle emissioni odorigene diffuse, rendendo l’impianto perfettamente integrato con l’ambiente circostante. Inoltre, il nuovo sistema di ossidazione a bolle fini utilizzato nel processo di depurazione permetterà anche di ridurre i consumi energetici e migliorare le performance di trattamento.
L’ultimo lotto dei lavori, al momento in fase di esame per la relativa aggiudicazione, interesserà l’impianto di essiccamento di nuova generazione. I lavori inizieranno nel prossimo mese di gennaio e si protrarranno fino a fine dicembre 2025. Con il nuovo essiccatore sarà possibile ridurre il volume complessivo dei fanghi prodotti nel territorio gestito da Nuove Acque. Infatti, il nuovo essiccatore consentirà di lavorare un maggior quantitativo di fanghi provenienti dagli altri impianti di depurazione che saranno sottoposti al processo di essiccazione, garantendo così una netta diminuzione dei loro volumi totali.
Il progetto complessivo prevede un investimento di 14 milioni di euro, di cui 8,2 milioni finanziati dal PNRR. Il contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato ottenuto in virtù della valenza ambientale del progetto che, al suo completamento, consentirà di incrementare la produzione di biogas del 70% da destinare a produzione energetica, di ridurre i consumi energetici del 20%, i quantitativi di fanghi prodotti del 66%, l’energia termica del 30% e una accurata riduzione anche delle emissioni odorigene.
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