Acquedotto Pugliese, con i suoi impianti di depurazione distribuiti sul territorio pugliese, produce annualmente circa 180.000 t di fango, con un picco nel periodo estivo di circa 25.000 t/mese. Da anni la società persegue l’obiettivo di ridurre il fango di depurazione con numerosi interventi, tra cui investimenti sulle linee fanghi degli impianti e una campagna di ammodernamento del parco centrifughe volta a incrementare la percentuale di sostanza secca nei fanghi prodotti, passando da un valore medio del 15% a uno del 24% (34.000 t risparmiate all’anno).
In questa strategia si inserisce il progetto di realizzazione presso l’impianto di Taranto Gennarini di serre di essiccamento del fango esclusivamente con energia solare, in grado di ridurre la produzione di fango tal quale di circa ulteriori 50.000 tonn/anno.
Le serre a energia solare saranno realizzate in policarbonato trasparente e poste a valle dell’esistente disidratazione meccanica, e utilizzeranno esclusivamente le radiazioni solari e il potenziale di essiccamento dell’aria come fonte di energia termica per l’essiccamento del fango già disidratato e inserito in serra, aumentando il tenore di secco del fango stesso dal valore iniziale dell’ordine del 2% a un valore finale dell’ordine del 75-80% in funzione del tempo di detenzione in serra. Il tutto in modo completamente naturale e sostenibile rispetto ad altre tecnologie di essiccamento di pari rendimento.
Il progetto prevede la realizzazione di serre solari denominate rispettivamente “Levante” formata da 6 moduli su un’area complessiva di circa 6.100 m2, in grado di contenere 1.386 m3 di fango, e “Ponente” sviluppata su 4 moduli su un’area di circa 4.100 m2, avente capacità di contenimento di fango pari a 924 m3.
Il sistema di essiccamento solare dei fanghi rappresenterà un upgrade tecnologico della disidratazione meccanica che porterà a una riduzione dei volumi di fango stabilizzato, all’ottimizzazione della filiera di produzione del fango di depurazione, e a un miglioramento complessivo delle prestazioni ambientali degli impianti di depurazione. Inoltre, l’essiccamento solare assicura che il destino finale dei fanghi di depurazione rimanga in linea preferenziale quello di tutte le possibili forme di recupero e, solo in caso di impossibilità, lo smaltimento in discarica.
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