Per la transizione ecologica della mobilità “insostenibile” romana, è fondamentale ripartire dopo decenni di stop, con una poderosa cura del ferro grazie alla quale da una parte prolungare e potenziare linee metropolitane e ferrovie urbane, e dall’altra realizzare nuove tranvie, dopo 25 anni dall’inaugurazione dell’ultima costruita, quel Tram numero 8 che da Largo di Torre Argentina e Piazza Venezia raggiunge Casaletto nel quadrante occidentale.
Rispetto ai 16 nuovi tracciati tranviari previsti nella Capitale, grazie ai finanziamenti del PNRR verranno realizzati 4 nuovi Tram. I primi 2 a aprire i cantieri saranno il Tram della Togliatti e il TVA. Il tram Togliatti percorrendo tutto il lungo asse viario, connetterà le porzioni orientali di Roma e sarà l’unica infrastruttura a unire le 3 Metropolitane romane nelle loro parti più periferiche a Ponte Mammolo (Metro B), a Centocelle (Metro C) e a Cinecittà (Metro A).
Il cosiddetto TVA (Termini-Vaticano-Aurelio) avrà un impatto più “centrale” con il quale moltissimi dei nodi funzionali, turistici e di frequentazione verranno serviti dal ferro: la tranvia nella sua prima porzione collegherà infatti la stazione centrale romana con Piazza San Pietro, passando da Piazza della Repubblica, Via Nazionale, Piazza Venezia, Via del Plebiscito, Largo di Torre Argentina, Corso Vittorio Emanuele II e Via della Conciliazione.
Le 2 ulteriori tranvie finanziate sono: il Tram di Via Tiburtina nel tratto Piazzale Verano-Tiburtina, poi pensato per proseguire verso la periferia est lungo la stessa direttrice ma che nella fase iniziale collega su ferro l’Università La Sapienza e il Policlinico Umberto I con la nuova Stazione Tiburtina; il Tram Termini-Tor Vergata che dovrà andare a sostituire il cosiddetto “Tranvetto della Casilina” proseguendo poi verso il polo universitario e ospedaliero a sud est fuori dal GRA.
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