Roma avrà finalmente la sua ciclovia, sostenibile e accessibile a tutti. Si sono chiuse, infatti, tutte le sei Conferenze dei Servizi, indispensabili per la realizzazione del GRAB – Grande Raccordo Anulare delle Bici, un anello ciclopedonale lungo circa 45 chilometri che unirà tanti luoghi significativi di Roma, dal centro alla periferia.
Il GRAB, presentato ufficialmente nel 2015 da Legambiente e VeloLove, era stato poi inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Roma Capitale, e sottoposto alle varie procedure per la Valutazione Ambientale Strategica che si sono concluse alla fine del 2020. Il progetto è frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto cittadini, associazioni e istituzioni. Il Processo partecipativo è stato promosso da Roma Servizi per la Mobilità e VeloLove con l’obiettivo di ricevere idee, suggestioni ed esigenze da valutare durante la progettazione. Oltre a VeloLove e Legambiente, hanno collaborato anche Touring Club Italiano, Vivilitalia, Free Wheels Onlus, Open House Roma, TeamDev, Parco Regionale dell’Appia Antica, e Roma Natura.
Pensata per essere un “viaggio” turistico-culturale, archeologico e naturale, la ciclovia passerà lungo il Colosseo, le Terme di Caracalla, via Appia Antica, la Riserva Naturale dell’Aniene, Villa Ada, Villa Borghese, Via Guido Reni, Via Lepanto, Via Giulia, il Ghetto, il Campidoglio e Via dei Fori Imperiali.
Per gli amanti del trekking urbano e i cicloviaggiatori sarà una lezione itinerante di storia e di storia dell’arte che parte dall’Impero romano e arriva alle architetture contemporanee di Zaha Hadid e Renzo Piano, e alla street art del Quadraro e Torpignattara passando per i più famosi monumenti romani, San Pietro, Trastevere, l’Auditorium, il MAXXI e tantissimi altri punti di interesse della città eterna. Tutto attraverso un tracciato che si snoderà lungo vie pedonali e ciclabili, ville storiche e argini fluviali. Il GRAB è stato pensato infatti per essere realizzato in buona parte su percorsi già esistenti, con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, e con la redistribuzione dello spazio pubblico viabile che verrà restituito alle persone e tolto alle auto. Il progetto prevede ad esempio la ciclopedonalizzazione dell’Appia Antica e di tutta la zona monumentale che si spinge fino a Piazza Venezia attraverso le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, fino al Foro Romano.
L’anello ciclopedonale sarà sicuro e accessibile per tutti. Avrà una sede dedicata lungo gli spazi destinati alla circolazione degli autoveicoli e due percorsi distinti per i pedoni e i ciclisti. Negli spazi verdi delle ville e dei parchi il nuovo itinerario riqualificherà i percorsi già presenti senza modificare i materiali, anzi, rinnovando e ripristinando le originarie pavimentazioni, così da poter garantire a tutti la viabilità dei percorsi. Il Grande Raccordo Anulare delle Bici sarà quindi una grande opera di rigenerazione e restituzione degli spazi pubblici ai cittadini. Diventerà un’infrastruttura strategica per chi sceglierà la mobilità dolce e sostenibile, inserendosi così nei progetti della transizione ecologica, senza aggiungere volumetrie e nuovo cemento in un territorio, come quello romano, già altamente edificato.
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