Il Piano strategico per la rete idrica “Umbria Resiliente” è stato ideato tra i principali attori del servizio idrico regionale. La nuova opera che unirà idraulicamente i diversi territori ha valenza regionale, coinvolgendo nella sua ideazione l’AURI e i tre Gestori del servizio idrico (Umbra Acque Spa, Vus S.p.a. e SII Scpa). L’AURI è l’unica autorità d’ambito regionale per i servizi idrici e per il servizio rifiuti e per queste due funzioni, quindi rappresenta tutti i 92 Comuni della regione Umbria.
Questo Piano prevede la realizzazione di una serie di nuove opere, di cui le due più importanti sono rappresentate dal collegamento acquedottistico a due grandi invasi: quello in via di completamento sul Fiume Chiascio (Casanova) e quello già attivo sul Fiume Tevere (Montedoglio).
La risposta alle frequenti siccità e all’esigenza di preservare gli acquiferi sotterranei da un punto di vista ambientale è l’utilizzo dei bacini di acque superficiali, diversificando la tipologia di fonti idriche a disposizione dei gestori ed ampliando la capacità e la disponibilità idrica dei sistemi acquedottistici. In particolare, gli investimenti sono finalizzati a incrementare la sicurezza dell’approvvigionamento di quasi tutte le più importanti aree urbane della Regione Umbria.
La nuova opera fornirà un volume di acqua che andrà a sostituire le risorse idriche più problematiche in condizioni di disponibilità idrica “normale”, per poi integrare le portate in calo nei periodi siccitosi, fornendo di fatto acqua di buona qualità da una risorsa idrica “illimitata” (in relazione ai volumi immagazzinabili dalle Dighe del Chiascio e di Montedoglio) che offre maggiori garanzie sul lungo termine.
Il primo intervento denominato “Interconnessione della Diga del Chiascio con i principali sistemi idrici regionali” prevede la realizzazione di una condotta di adduzione delle acque “grezze” superficiali con potenzialità fino a 1000 l/s e un potabilizzatore che avrà una potenzialità di 500 l/s a servizio del Sistema acquedottistico del Perugino Trasimeno (306’000 abitanti interessati in 14 diversi comuni).
Il Lotto 1 è stato finanziato dal MIMS con fondi PNRR (M2C4-I.4.1). Con il lotto 2 si prevede di realizzare il completamento dell’opera, raddoppiando il potabilizzatore nel sito già individuato e partendo con una condotta di grande diametro che vada a collegare le principali città della Valle Umbra, fino a terminare in Valnerina in testa al sistema Scheggino – Pentima a servizio della Città di Terni (almeno ulteriori 242’000 abitanti interessati in 11 diversi comuni).
Il secondo intervento denominato “Potenziamento del sistema Montedoglio” è finalizzato, invece, a incrementare la sicurezza dell’approvvigionamento delle più importanti aree urbane della porzione occidentale della Regione Umbria. Si tratta di zone marginali alle grandi interconnessioni idriche presenti nei territori gestiti da Umbra Acque Spa e SII Scpa e che ancora oggi sono alimentate da risorse minori fortemente vulnerabili di fronte a sfavorevoli andamenti pluviometrici.
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