Se oggi l’Italia è al primo posto in Europa nella gestione circolare degli oli minerali usati, il merito è da ricondurre al lavoro del CONOU, il Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati.
Operativo dal 1984, il Consorzio coordina l’attività di 60 aziende di raccolta e di 2 imprese (3 impianti) di rigenerazione distribuiti sul territorio nazionale. Grazie ad una filiera coesa e sostenibile, garantisce che neanche una goccia di un rifiuto pericoloso vada dispersa nell’ambiente e che si completi al 100% la circolarità del ciclo.
Gli oli usati sono ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti, che vengono impiegati prevalentemente nel settore industriale e nell’autotrazione per il corretto funzionamento degli impianti e dei motori, riducendo l’attrito delle componenti meccaniche in movimento. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio lubrificante usato, se smaltito in modo scorretto o impiegato in modo improprio, può trasformarsi in un potente agente inquinante. Attraverso il sistema di filiera del CONOU, invece, è diventato un’importante risorsa economica per il nostro Paese grazie alla sua raccolta e rigenerazione, potendo tornare a una nuova vita con caratteristiche equivalenti a quelle del lubrificante da cui deriva.
Grazie a questa compiuta circolarità, il Consorzio è un modello all’avanguardia in campo internazionale: mentre in Europa infatti si avvia a rigenerazione una quota pari solamente al 60% dell’olio lubrificante usato raccolto, in Italia questo rapporto arriva a oltre il 98%.
In 39 anni di attività, il CONOU ha raccolto 6,7 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, 6 milioni delle quali avviate alla rigenerazione, che ha prodotto 3,5 milioni di tonnellate di olio base. Il riutilizzo dell’olio lubrificante usato ha consentito un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di circa 3 miliardi di euro.
Nel 2022 sono state 181 mila tonnellate di olio lubrificante usato raccolto, praticamente la totalità del raccoglibile. Del raccolto, oltre il 98% è stato rigenerato, con la produzione di ben 118 mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38 mila tonnellate di bitumi e gasoli.
L’attività ha avuto effetti positivi anche in termini economici e sociali: un risparmio di circa 130 milioni di euro sulla bolletta petrolifera per importazioni di greggio evitate, un impatto economico rilevante e lavoro per 1.216 persone tra occupazione diretta e indotto.
Diversi anche i benefici in termini di tutela ambientale e salute umana. Sempre nel 2022 grazie al sistema CONOU è stata evitata l’immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2 equivalente rispetto al modello alternativo (cioè l’estrazione e raffinazione di petrolio vergine come materia prima).
Si sono inoltre stimati una riduzione dello sfruttamento del suolo del 77%, l’84% in meno di emissioni di anidride solforosa responsabile delle “piogge acide”, un minore impatto in termini di unità tossiche cancerogene dell’84%, e un beneficio in termini di minore incidenza di malattie dovute all’emissione di particolato.
Azienda Nicola Veronico S.r.l. di Modugno (BA)
Una delle 60 aziende raccoglitrici opera in Puglia, regione dove nel 2022 il sistema CONOU ha raccolto 8.802 tonnellate di oli lubrificanti usati.
La Nicola Veronico S.r.l. dal 1984 opera nella raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti a salvaguardia dell’ambiente, nel rispetto di elevati standard qualità e di sicurezza. La sua storia affonda le radici già negli anni ’20 con un’attività di compravendita di carbone e raccolta di rottami nel quartiere Libertà di Bari. Oggi, con i suoi due impianti di stoccaggio a Modugno (BA) e ad Ascoli Satriano (FG), è un punto di riferimento in Puglia e in Italia nella raccolta, trasporto, stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi destinati al recupero e/o allo smaltimento.
L’impianto di Modugno opera sul territorio delle province di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Matera e Potenza. Ha una capacità di stoccaggio e trattamento di 120.000 t/anno ed è attualmente oggetto di un importante potenziamento delle aree e dei volumi di stoccaggio e delle linee di trattamento che si completerà nel 2023. Per svolgere la sua attività di raccolta rifiuti, si avvale di 41 automezzi e, con l’attivazione della nuova autorizzazione, arriverà ad utilizzare complessivamente 40 serbatoi.
Serbatoi, piazzali, autocisterne, automezzi con impianti a cassone o cisterne scarrabili, veicoli cassonati fissi e muniti di vari sistemi di caricazione, furgoni e autogrù, sono le attrezzature di cui la Nicola Veronico S.r.l. mantiene in piena efficienza al fine di assicurare che anche il trasporto e la movimentazione dei rifiuti avvengano nelle migliori condizioni di sicurezza per gli operatori, per il cliente e per l’ambiente.
L’anima della Veronico è, come altre aziende di raccolta della filiera CONOU, la struttura familiare, capace di accompagnare l’importante crescita dell’azienda con professionalità e visione sul futuro, reinvestendo con fiducia in un continuo processo di ammodernamento.
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