Assovetro, Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro, è l’Associazione imprenditoriale di Categoria senza scopo di lucro, costituita nel 1947, composta da Aziende industriali che fabbricano e trasformano il vetro.
L’Associazione inquadra 68 Aziende, delle quali 24 appartengono al comparto delle prime lavorazioni (fabbricazione), 41 appartengono al comparto delle seconde lavorazioni (trasformazioni), 3 al comparto delle lampade e display. Il settore conta 30 mila dipendenti diretti e altrettanti dell’indotto ed è il secondo produttore europeo come intero comparto e primo produttore europeo per imballaggi in vetro.
Il 2022 è stato l’Anno Internazionale del Vetro, stabilito dall’Assemblea Generale delle Nazioni unite, per evidenziare il ruolo scientifico, economico e ambientale del vetro nella nostra società. Versatile e funzionale in tanti impieghi, il vetro è un packaging riutilizzabile e riciclabile all’infinito in nuove bottiglie e vasetti, riducendo così gli sprechi, risparmiando materie prime, proteggendo l’ambiente. Il rottame, infatti, può essere rifuso sempre, senza alcuna perdita di peso o variazione di purezza o qualità. Il vetro è una risorsa chiave per società circolari ed è per questo che è stato definito più volte la gemma nascosta in un futuro a emissioni zero.
In Italia nel 2022 il riciclo dei rifiuti di imballaggi in vetro provenienti dalla raccolta nazionale ha raggiunto il quantitativo di 2.293.356 tonnellate. Il settore della produzione di nuovi contenitori rimane tuttora il naturale e, di gran lunga, il più importante sbocco per il riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in ambito nazionale, in un perfetto schema di economia circolare. Nel periodo 2013-2022, il vetro riciclato ricavato dai rifiuti d’imballaggio consumati in Italia è cresciuto del 42,4%, mentre il riciclo totale, comprendente anche il rottame proveniente dai rifiuti nazionali di vetro piano e il rottame di vetro importato, ha avuto un incremento del 41,4%.
Stabilimento O-I di Villotta di Chions (PN)
Una delle aziende che fanno parte di Assovetro è la multinazionale O-I Glass Inc, leader nella produzione di bottiglie e vasetti, che conta in Italia 11 stabilimenti (incluse 2 joint venture), di cui uno a Villotta di Chions, in provincia di Pordenone. Lo stabilimento è stato fondato come Friulvetri nel 1973, è diventato parte di O-I dal 1997, e oggi conta 167 dipendenti diretti e 275 clienti in 5 segmenti di mercato: vino 64%, alimentari 24%, alcolici 9%, birra 2%, NAB 1%. La vetreria di Villotta, con le sue 5 linee di produzione, ha una produzione di 150 kton/anno, con una media di 0,9 milioni di bottiglie al giorno.
Lo stabilimento O-I di Villotta ha adottato una varietà di tecnologie di produzione e ambientali per migliorare la sostenibilità della propria impronta. Ad esempio, la percentuale di contenuto medio di vetro riciclato è del 70-80%. Ma soprattutto, l’aggiornamento di entrambi i forni per l’utilizzo di tecnologia di ossicombustione ha consentito di aumentare l’efficienza energetica dei forni per la fusione del vetro utilizzando l’ossigeno, anziché l’aria, per ridurre le emissioni di ossido di azoto (NOx) del 70%. Inoltre, la riduzione di consumo di energia è superiore al 38%, e la riduzione dei volumi dei fumi è attorno al 50% rispetto alla tecnologia precedente. Le innovazioni tecnologiche usate a Villotta prevedono infatti l’alimentazione del forno usando l’ossigeno come combustibile al 90% (al posto della tradizionale alimentazione ad aria calda), con un conseguente risparmio di combustibile e la riduzione delle emissioni di Nox.
In più, O-I ha adottato una tecnologia per includere nel ciclo anche il preriscaldamento del vetro riciclato definito rottame. L’uso del rottame di vetro costituisce già di per sé un vantaggio nella produzione del vetro, poiché richiede una quantità inferiore di energia per la fusione e consente di ridurre le emissioni. Il sistema di preriscaldamento del rottame dello stabilimento di Villotta offre un risparmio energetico ancora maggiore, perché consente di acquisire il calore di scarico dei forni e riutilizzarlo per aumentare la temperatura del rottame in ingresso.
Oltre alle innovazioni nel sistema dei forni, nell’impianto di Villotta si utilizza un ciclo Rankine a fluido organico (ORC, Organic Rankine Cycle), un generatore elettrico che trasforma ulteriormente il calore di scarto in energia utile per alimentare i sistemi all’interno della struttura.
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