Tappa a Ceccano, in provincia di Frosinone, per la campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente per l’inaugurazione di INSPIREE, il nuovo impianto di Itelyum Regeneration per il recupero di terre rare da Raee e veicoli elettrici.
Il nuovo corso europeo
La necessità per l’Europa di diversificare le fonti di approvvigionamento di materie fondamentali in più settori ha portato in Italia all’approvazione, da parte del governo, del decreto legge “Materie prime critiche”. Il decreto legge recepisce il regolamento dell’Unione Europea “Critical Raw Materials Act” in base al quale, entro il 2030, l’Ue dovrà ricavare dal riciclo il 25% del proprio fabbisogno annuale di materie prime critiche strategiche per rendersi indipendente dalle importazioni di queste materie tra cui rientrano le terre rare, centrali nel processo di transizione energetica ed ecologica.
Il progetto pilota e l’impianto
Per rispondere a questa esigenza Itelyum Regeneration, da sessant’anni specializzata nella rigenerazione degli oli lubrificanti usati, nella purificazione dei flussi chimici e petroliferi e nella gestione responsabile di un’ampia gamma di rifiuti industriali, ha messo in funzione INSPIREE, il primo impianto in Europa per la produzione di ossidi e carbonati di terre rare (neodimio, praseodimio e disprosio) dal riciclo chimico di magneti permanenti esausti, estratti da hard disk e motori elettrici a fine vita.
L’impianto è stato realizzato a Ceccano, in provincia di Frosinone, nel sito industriale di Itelyum Regeneration e rappresenta il primo fondamentale ingranaggio del progetto pilota New-RE. Il suo sviluppo avverrà secondo due livelli. Il primo step prevede il disassemblaggio dei magneti, mentre il secondo consiste nel recupero di ossalati di Ree (rare rarth elements) attraverso un processo di idrometallurgia a bassissimo impatto ambientale.
L’impianto di smontaggio potrà trattare 1.000 tonnellate all’anno di rotori elettrici. L’impianto idrometallurgico a regime potrà invece trattare 2.000 tonnellate anno di magneti permanenti ottenuti da diverse fonti tra cui anche hard disk, piccoli e grandi motori elettrici.
Il recupero di materia
L’impianto INSPIREE consentirà di recuperare circa 500 tonnellate all’anno di ossalati di Ree, una quantità sufficiente al funzionamento di 1 milione di hard disk e lap top, e 10 milioni di magneti permanenti per applicazioni varie nell’automotive elettrico. Ma non solo.
Durante le operazioni di smontaggio e trattamento verranno calcolati gli impatti sociali e ambientali del processo e individuati i Kpi (key performance indicator) del programma LIFE della Commissione Europea da raggiungere nel corso del progetto New-RE. Nel mentre i materiali in uscita, dunque ossidi e carbonati di Ree, potranno anche essere commercializzati.
Attraverso questo impianto Itelyum Regeneration punta così a consolidare la catena del valore legata al riciclo di terre rare dai magneti permanenti promuovendone la circolarità in Europa. E contribuendo a fare dell’Italia un Paese all’avanguardia anche in questo segmento dell’economia circolare.
Il lavoro di squadra
Nella realizzazione dell’impianto INSPIREE e nello sviluppo del progetto New-RE, di cui è capofila, Itelyum può contare sul supporto di una serie di realtà del mondo imprenditoriale e accademico. Grazie alla sua rete internazionale EIT RawMaterials sostiene la diffusione dei risultati del progetto nella sua comunità di ricerca e industriale, costruendo sinergie con stakeholder pubblici e privati e attirando potenziali investitori. Erion, il più importante Sistema italiano di responsabilità estesa del produttore per la gestione di differenti tipologie di rifiuti e la valorizzazione delle materie prime seconde, svilupperà una strategia per aumentare la corretta raccolta dei magneti permanenti. Glob Eco, specializzata nella raccolta e nel trattamento di Raee, veicoli a fine vita e rifiuti speciali, implementerà l’impianto di livello I funzionale al pretrattamento dei magneti permanenti. Infine, l’Università degli Studi dell’Aquila guiderà lo sviluppo, l’ingegnerizzazione e l’up-scaling del processo su scala industriale partendo dai risultati ottenuti nel progetto NEW-Re, e monitorerà e valuterà gli impatti diretti e indiretti dal punto di vista ambientale e socioeconomico.
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