Ventunesima tappa della campagna “I Cantieri della Transizione Ecologica” a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, insieme a Conou, il Consorzio Nazionale degli Oli Usati.
Se l’Italia è al primo posto in Europa nella gestione degli oli minerali usati, con 183 mila tonnellate di olio esausto raccolto nel 2023 e il 98% avviato a rigenerazione, gran parte del merito va al CONOU, che da 40 anni rappresenta un modello di economia circolare all’avanguardia in campo internazionale. Il Consorzio può contare su una filiera coesa e sostenibile, formata da 59 aziende di raccolta e tre impianti di rigenerazione, che insieme garantiscono la non dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso come l’olio minerale esausto.
Mecomer
Tra i concessionari del Conou c’è la Mecomer di San Giuliano Milanese, un’azienda attiva da 36 anni nella gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, e che dal 2019 fa parte del gruppo Séché Environnement, attore di riferimento nella gestione dei rifiuti e nei servizi per l’ambiente.
Nel 2023 Mecomer, gestendo più di 126.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi in ingresso e avviandone a termodistruzione, per successivo recupero energetico, più del 70%, aderisce alla Direttiva 2008/98/CE, che stabilisce l’ordine di priorità delle azioni nei processi di gestione indirizzata alla massimizzazione delle attività di recupero e relegando l’operazione di smaltimento dei rifiuti solo qualora non sia tecnicamente possibile mettere in atto nessuna operazione alternativa.
Sul fronte della raccolta di oli usati ha dato il suo contributo al lavoro del CONOU raccogliendo, sempre nel 2023, da piccoli e medi produttori 1.169 tonnellate di olio esausto, a cui si sono aggiunte 500 tonnellate di emulsione.
In soli quattro anni ha dato poi avvio a un profondo processo di rinnovamento strutturale e impiantistico, promuovendo un piano di investimenti produttivi per 28 milioni di euro, la cui attuazione ha consentito, insieme alla duplicazione sostanziale delle aree di gestione e trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, di elevare tutti gli standards qualitativi, di sicurezza e ambientali.
Nello specifico Mecomer si è dotata di:
- Un nuovo parco serbatoi, a circuito chiuso e inertizzato con azoto, destinato al deposito di rifiuti liquidi pericolosi con una capacità totale di 780 m³ che, sommato a quello preesistente, porta a una capacità totale di deposito di 1.740 m³ di rifiuti liquidi prevalentemente pericolosi;
- Un locale atex compartimentato e dotato di idoneo ed adeguato impianto di aspirazione e trattamento dell’aria;
- Un locale per il trattamento e deposito dei reagenti, anch’esso compartimentato e dotato di apposito impianto di aspirazione e trattamento;
- Tre aree dotate di vasche interrate destinate alla miscelazione di rifiuti solidi e fangosi;
- Due impianti di riduzione volumetrica mediante triturazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi;
- Un moderno ed attrezzato laboratorio di analisi chimico fisiche di caratterizzazione dei materiali in ingresso e in uscita.
A questa evoluzione strutturale ed impiantistica si è affiancato, di pari passo, un percorso migliorativo delle condizioni ambientali, di sicurezza e salute degli operatori, oltre che del territorio circostante, attraverso la predisposizione di idonei impianti di trattamento e aspirazione dell’aria. Le emissioni in atmosfera, derivanti dalle attività di gestione rifiuti, vengono trattate da impianti di abbattimento di diverso tipo: si va dall’impianto a filtrazione tramite carboni attivi, allo scrubber ed a due post-combustori termici rigenerativi.
Particolare attenzione è stata poi rivolta ai sistemi di protezione antincendio: dispositivi di rilevazione automatica di incendio collegati ad impianti a sprinkler settoriali con spegnimento automatico o manuale, pali monitori, estintori portatili e carrellati, idranti, serbatoi di schiumogeno e stazioni di pompaggio, personale adeguatamente formato ed addestrato, incrementano in modo sostanziale il livello di sicurezza dell’intero complesso industriale.
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