Crotone è una delle province del Sud che ha vissuto il boom degli insediamenti industriali sostenuti dalla Cassa del Mezzogiorno e uno dei siti della chimica italiana, con la presenza della Montedison che occupava quasi mille persone. Modello economico che ha più o meno retto fino agli anni Ottanta fino a declinare in una crisi economica e sociale che la vede oggi essere una delle province con uno dei tassi di disoccupazione più alti d’Italia e anche una delle più fragili in tutti gli altri indicatori sociali e ambientali.
Nel 2003 il comune ha promosso un concorso di idee nell’ambito del Programma comunitario “Pic Urban”, per la riqualificazione dell’area Parco Pignera (18 ettari), dando vita al Museo e Giardini di Pitagora, primo museo all’aperto dedicato alla scienza e alla matematica. Progetto pluripremiato a livello anche internazionale e la cui realizzazione venne completata nel 2008, ma non fu mai aperto, perché devastato nelle suppellettili e nelle strutture, alcuni giorni prima dell’inaugurazione.
Dopo un periodo di abbandono, che contribuì allo sviluppo di una situazione di degrado di questa unica area verde pubblica estesa del comune di Crotone, nel 2011 il progetto viene affidato al Consorzio Jobel, una articolata rete di soggetti del terzo settore, nata con l’obiettivo di dare vita a un nuovo modello di impresa sociale in grado di incoraggiare le future generazioni ad essere parte integrante di un’economia sociale fondata sui principi di giustizia sociale, legalità e professionalità.
Attraverso la gestione del Museo e Giardini di Pitagora il Consorzio ha innescato un processo comunitario di forte cambiamento. Si è sperimentato un vero e proprio processo di rigenerazione di un ecosistema che ha puntato alla rivitalizzazione delle relazioni sociali, culturali, ambientali del territorio. Il Museo e Giardini di Pitagora è divenuto oggi il principale presidio urbano dedicato all’inclusione sociale e alle attività didattiche formative dei minori “fuori la scuola”.
Intorno a Jobel si è sviluppata la rete degli “Amici del Parco” che contribuiscono a fare del Museo di Pitagora luogo di eventi e vero e proprio driver di sviluppo educativo. Sono state sottoscritte convenzioni e patti di collaborazione, su temi come i beni comuni, l’ambiente, la creatività, la rigenerazione urbana, lo scambio di esperienze fra generazioni, la promozione della cittadinanza attiva, con centinaia di attività laboratoriali, seminariali, workshop di autocostruzione, servizi di svago e intrattenimento.
L’esperienza di oltre 10 anni ci restituisce un caso di successo, una buona pratica alimentata da processi partecipativi, che hanno coinvolto porzioni significative della comunità crotonese, da innovazioni culturali condivise, da pratiche di valorizzazione dei beni comuni, dalla ricerca di buone relazioni umane, dalla voglia di cambiamento che vede, tra i principali protagonisti, le nuove generazioni.
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