La riqualificazione dell’Aula didattica del Parco Retrone nel quartiere dei Ferrovieri di Vicenza, nasce come un intervento di rigenerazione urbana che, seppure su piccola scala, vuole rispondere a quell’esigenza di spazi pubblici condivisi che durante la pandemia di Covid-19 è emersa chiaramente come una risposta alla povertà abitativa intesa non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma da una prospettiva sociale.
Il quartiere dei Ferrovieri nasce intorno ai primi anni del ‘900 nell’area sud-ovest della città di Vicenza, chiuso tra il corso del fiume Retrone e la linea ferroviaria. Quartiere operaio sorto dai nuclei abitativi che si svilupparono intorno all’ Arsenale ferroviario e alla nascente Zona Industriale, rappresenta sin dall’inizio un microcosmo distante dalla città, animato da un tessuto sociale e politico eterogeneo, ma fortemente coeso e organizzato nel rispondere alle esigenze dei suoi abitanti.
Negli anni, nonostante la crisi della zona industriale limitrofa e l’arrivo delle prime famiglie di migranti contribuiscano a cambiarne l’assetto demografico, il quartiere dei Ferrovieri non perde il suo spirito popolare, rigenerandosi nelle sfide della multiculturalità e dell’inclusione.
Ed è in questo clima che, a fine anni ‘90, vede la luce il Parco Retrone. Il parco nasce come un progetto fortemente voluto dagli abitanti del quartiere, che con il supporto di Legambiente Vicenza, contribuiscono alla sua realizzazione, con l’obiettivo di creare non solo un polmone verde, ma un tessuto connettivo tra le diverse entità del quartiere grazie soprattutto a un sistema di percorsi pedonali che hanno inciso positivamente sul sistema generale del traffico cittadino.
L’area viene ideata come multifunzionale e l’Aula didattica all’aperto che oggi è stata riqualificata, è uno dei cardini della realizzazione originale del parco. L’attuale riqualificazione è stata finanziata dal progetto New Life, realizzato da Legambiente e Crèdit Agricole durante la prima fase dell’emergenza da Covid-19, in risposta ai nuovi bisogni sociali emersi a causa della pandemia.
La riqualificazione dell’aula didattica, in linea con le finalità del progetto New Life, non è stata pensata solo come un rifacimento degli arredi originari, ma come la realizzazione di uno spazio arricchito di elementi per rispondere a molteplici esigenze culturali e di socialità; la valorizzazione di un’esperienza di economia circolare con l’utilizzo di materiali di riciclo (resistenti alle intemperie) e la ricostruzione di un’area ecosistemica, con l’introduzione di nuovi elementi arborei in armonia con la vegetazione del parco.
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