Un’area verde urbana al posto di nuovo cemento. A Chieri, comune della città metropolitana di Torino, è stato realizzato un parco pubblico riqualificando l’area dell’ex scuola elementare e media “Angelo Mosso” di via Tana, un edificio abbandonato oramai da oltre quindici anni. Con la creazione del PATCH – Parco Tessile Chierese, alla fine del periodo di collaudo, si otterrà un’integrazione di circa 6000 mq della limitrofa area verde, ottenendo un parco di circa 11000 mq lungo il torrente Tepice, nel centro della città e a pochi passi da un’altra zona verde, il Parco Tepice del Pellegrino.
Fino a non molto tempo fa il Piano Regolatore prevedeva per questa zona la trasformazione in area residenziale, con la costruzione di circa 40 alloggi, oltre a nuovi uffici e negozi. Ma l’amministrazione ha invece deciso non solo di riassegnare la zona a una destinazione pubblica, ma anche di farne un nuovo tassello della presenza della natura in città. Un cambiamento che si traduce in riduzione di consumo di suolo, aumento della sua permeabilità e, quindi, maggiore resilienza del territorio comunale.
Questa scelta è stata fatta considerando anche la collocazione dell’area. Cerniera tra centro storico e sviluppo novecentesco, si trova a ridosso di un importante corso d’acqua, in connessione con altre aree verdi e ha quindi una funzione di potenziamento della rete ecologica locale. Lo stesso nome del parco PATCH, ovvero ‘pezza’ in inglese, rimanda al fatto che costituirà un rammendo e una continuità di una zona verde urbana, ma anche alla tradizione tessile chierese. Dalla fine del Settecento in poi, infatti, il tessile ha costituito per Chieri fonte di prosperità e lo ha reso uno dei distretti industriali del Centro-Nord Italia.
Il progetto è stato redatto da un’architetta paesaggista chierese, Cristina Cassavia, e dall’architetto Marco Maccagno. Il nuovo piano riconsegnerà ai cittadini spazi per la socialità, il gioco e lo sport, con un nuovo campo da basket, favorendo allo stesso tempo la qualità del paesaggio. Nel parco sono state messe a dimora 50 specie arboree, 131 specie arbustive e 205 mq di specie erbacee perenni, privilegiando specie autoctone e con fabbisogno d’acqua contenuto. In questi anni di temperature record e prolungati periodi di siccità estrema, è una soluzione che unisce conservazione della biodiversità e mitigazione della crisi climatica. È previsto anche un polo per l’educazione ambientale, un “Eco-Point”, luogo di aggregazione vicino al centro giovanile Arca per incontrarsi e proporre nuove idee sulla sensibilizzazione ambientale.
Per questo piano di riqualificazione urbana è stato previsto un investimento da 850mila euro: 530mila messi dal Comune di Chieri, e 320mila dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Nel 2020 infatti il progetto del PATCH si è aggiudicato il bando “Restauro Ambientale Sostenibile”, dedicato a soluzioni che coniughino il recupero e la restituzione di un bene comune con la protezione e la valorizzazione del patrimonio naturale.
Con il Comune di Chieri hanno collaborato anche l’Università e il Politecnico di Torino, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, e altre associazioni locali. Nell’ambito del progetto del PATCH, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha realizzato due percorsi formativi di educazione ambientale: uno dedicato ai docenti dell’Istituto Comprensivo di Chieri I e l’altro dedicato agli studenti delle classi elementari e medie sui temi del cambiamento climatico, tutela della biodiversità, qualità dell’aria, mobilità sostenibile e verde urbano.
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