Nelle periferie urbane spesso sono assenti gli spazi e le occasioni di aggregazione sociale, e non si sottrae a tale carattere neanche Putignano, quartiere a sud-est di Pisa sviluppatosi per dare risposta alla domanda di abitazione degli operai della locale fabbrica di fiammiferi a partire da una dimensione di borgo agricolo. Con l’interruzione dell’attività produttiva della fabbrica, le dinamiche urbane hanno registrato cambiamenti profondi: è aumentata la marginalizzazione, si è disperso il potere unificante dell’azienda per cui tutti lavoravano, è cresciuta la presenza di extracomunitari.
Interessato da importanti barriere infrastrutturali, che lo isolano dal centro urbano, e letteralmente diviso in due parti da un passaggio a livello particolarmente pericoloso, il quartiere è segnato dall’assenza di servizi e i suoi abitanti sono costretti a viverlo come quartiere dormitorio.
Il contesto urbanistico crea una condizione di isolamento fisico e culturale che ha un impatto significativo soprattutto nella fascia d’età tra i 9 e i 15 anni, momento in cui è importantissimo spostarsi autonomamente per raggiungere un’offerta culturale diversificata e rispondente alle proprie attitudini e propensioni.
Dal 2020, attraverso il progetto “Lavori in Corso” di Legambiente, finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa, a Putignano è stato avviato un percorso di rigenerazione socio-ambientale a partire dal punto di vista degli adolescenti, frequentanti la locale scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo G. Gamerra, dei docenti e delle famiglie, con il coinvolgimento di soggetti attivi nel quartiere come il Circolo Arci e la struttura sportiva Ospedalieri calcio.
Gli studenti sono partiti dalla riflessione sui loro bisogni e desideri, hanno esplorato quelli di persone appartenenti ad altre fasce di età, li hanno messi in relazione con le opportunità e le criticità del quartiere, hanno previsto un piano di rigenerazione urbana, tenendo in considerazione le caratteristiche dei luoghi e dei vincoli legati alla pianificazione urbanistica.
Tale programma di rigenerazione, localizzato nella Piazza XXV Aprile, denominata “Cuore di Putignano”, ha visto i ragazzi individuare alcuni obiettivi tra cui: offrire servizi al territorio, incrementare gli eventi per la comunità, migliorare l’attrezzatura degli spazi pubblici. Sono stati quindi realizzati piccoli interventi di rigenerazione, co-progettati dalla comunità, come due installazioni in autocostruzione (tavoli con panche, sgabelli, bacheca e fioriera), con l’obiettivo di aumentare il livello di connessione ed integrazione tra sottogruppi culturali ed appartenenti a generazioni diverse.
A beneficio di 15 famiglie di studenti iscritti alla scuola primaria, nella primavera del 2023, è stato anche avviato un Pedibus, progettato insieme ai ragazzi, e unico a Pisa.
Il dialogo costante e significativo con l’amministrazione comunale, partner di progetto, ha invece favorito il lavoro di ripristino di un’area importante per la pedonalità del quartiere e il confronto per aumentare il livello di connessione tramite forme di mobilità sostenibile. Il progetto ha contribuito alla costituzione di una comunità educante e rappresenta un primo significativo passo per invertire le tendenze disgreganti in atto e ricostruire i legami interculturali, sociali e umani, attivando occasioni di radicamento identitario nella comunità locale.
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