L’impianto di recupero del tessile proposto dall’azienda TSA – Trasimeno Servizi Ambiente è stato selezionato tra i «progetti faro» del bando PNRR per la transizione ecologica.
TSA, l’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti locale, vorrebbe realizzare un nuovo polo di riciclo delle materie tessili nell’area industriale di Passignano sul Trasimeno (PG) dove, a regime, verrebbero trattate all’incirca 15 mila tonnellate all’anno di rifiuti tessili.
Il tessile è infatti una della realtà principali dell’economia locale. L’insieme delle piccole e medie imprese che si dedicano a quest’attività attorno a Perugia e ai borghi di Solomeo, Spello e non solo, costituisce un vero e proprio distretto industriale. Alcune aziende oggi smaltiscono nell’indifferenziato, quando invece si potrebbe recuperare il materiale tessile fino alla produzione del fiocco, sia naturale che sintetico (gli scarti possono essere utilizzati ad esempio per gli impianti fonoassorbenti).
Il Textile Hub Umbria consentirebbe di gestire gli scarti di frazione tessile in un unico polo. Dopo una prima fase di igienizzazione e selezione per tipo e colore, verrebbe avviata al riuso una percentuale intorno al 65%. Il restante materiale verrebbe sfilacciato tramite un macchinario per divenire nuove fibre che potranno dare vita ad altri manufatti in “upcycling” per il settore delle filature, tessiture ecc., e in “downcycling” per il settore edile e automobilistico.
Il nuovo polo dell’economia circolare sottrarrebbe quantità ai rifiuti indifferenziati che oggi sono gestiti ricorrendo alla discarica, e prevederebbe la sperimentazione di un modello di economia circolare in una logica di partnership pubblico-privato al fine di creare le basi per la nascita di un Distretto locale di Economia circolare.
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