La Torre Unipol a Milano costituisce l’ultimo tassello del grande progetto di Porta Nuova, intervento di riqualificazione urbana di ampio respiro che negli ultimi anni più di qualsiasi altro ha contribuito a rinnovare e qualificare l’immagine della città, dotandola di un moderno distretto finanziario all’altezza delle più importanti capitali europee.
All’interno di questa cornice contemporanea, il concorso per la progettazione della nuova sede di alta rappresentanza del Gruppo Unipol costituisce, per l’ambizione degli obiettivi espressi dalla committenza e per l’eccezionale prestigio della location, un’occasione molto importante per il panorama architettonico milanese e nazionale.
Nell’autunno del 2014 il Gruppo Unipol decide di bandire un concorso di idee per il completamento dell’ultimo lotto edificabile all’interno del compendio PII Garibaldi Repubblica di cui è proprietaria. Viene costituita un’apposita commissione esaminatrice formata da 6 membri (4 interni e 2 esterni esperti di strutture e impianti) e vengono invitati 6 prestigiosi gruppi di progettazione italiani. Il bando poneva al centro dei requisiti le tematiche dell’innovazione tecnologica, del risparmio energetico, dell’ergonomia, premiando la capacità di coniugare l’iconicità della soluzione estetica con l’armonizzazione con il contesto urbano circostante.
La gara si conclude al termine della primavera del 2015 giungendo ad individuare nella torre di MCA – Mario Cucinella Architects quella che, più di tutte, possedeva i presupposti per coniugare al meglio le aspettative della Committenza sia in ambito estetico che funzionale e tecnologico. Fu assegnato quindi l’incarico di progettazione allo studio MCA che ha portato alla soluzione con cui oggi possiamo ammirare l’edificio in procinto di ultimazione.
Il progetto per la Torre Unipol è un esempio di architettura “sensoriale”. La pelle rappresenta l’elemento che fa dell’edificio un organismo in continuo scambio con l’esterno, un intreccio di rami ordinati che interagiscono mediante luce e aria. L’edificio, una torre ellittica di 124 metri, prende forma all’interno del tessuto urbano, assecondando l’andamento del sole, nel rispetto delle peculiarità del contesto fisico esistente e del clima. Dalla grande area pedonale di Porta Nuova si accede alla piazza, che prende vita da una suggestiva copertura vetrata, generata dalla facciata dell’edificio, in un gesto simile a quello di una corteccia che si “sfoglia”. Un grande atrio centrale, dominato dalla luce e sul quale si affacciano tutti i piani dell’edificio, accoglie i visitatori. Questo atrio, insieme alla serra posta in sommità e alla pelle, fa dell’intera torre un vero e proprio dispositivo bioclimatico.
La forma dell’edificio, che si sviluppa da una pianta ellittica, è stata concepita per aumentarne l’efficienza energetica, riducendo significativamente la superficie disperdente (se comparata a un edificio di analoga volumetria ma dalla forma rettangolare) e interagendo maggiormente con il contesto micro-climatico circostante.
Il grande atrio verticale sul lato sud-ovest agisce come buffer bioclimatico. Durante l’inverno si comporta come una vera e propria serra, riducendo le dispersioni termiche dell’involucro e trattenendo i guadagni solari gratuiti. Durante l’estate si apre verso l’esterno grazie al lucernario sommitale, sfrutta l’effetto camino per ventilare naturalmente l’intero spazio e contribuisce ad offrire protezione solare agli spazi ufficio retrostanti.
La doppia pelle, come l’atrio, agisce da buffer bioclimatico dinamico. In inverno l’intercapedine agisce da strato isolante aggiuntivo che contribuisce a ridurre significativamente le perdite di calore. Durante la stagione estiva, invece, la ventilazione dell’intercapedine limita il surriscaldamento degli ambienti retrostanti. Per una consistente porzione dell’anno, l’effetto mitigante della doppia pelle offre la possibilità di ventilare naturalmente gli spazi interni adiacenti.
Il coronamento della torre ha la funzione di serra bioclimatica e ospita un vero e proprio sky-garden. In inverno, grazie a un sistema di lamelle fotovoltaiche mobile, la serra rimane chiusa e immagazzina i guadagni solari. In estate, le lamelle escludono la radiazione solare diretta, offrendo adeguata ombreggiatura, massimizzando allo stesso tempo la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mentre le aperture basali e sommitali permettono di beneficiare dell’effetto della ventilazione passante.
Il layout interno concentra la maggior parte degli uffici sui fronti Est-Nord-Ovest, massimizzando i benefici derivanti dalla disponibilità di luce diffusa e offrendo la possibilità di affacciarsi sul parco adiacente. L’involucro vetrato permette un’ottimale penetrazione della luce naturale negli ambienti interni. Il controllo della radiazione luminosa e la prevenzione dell’abbagliamento sono affidati a tende esterne a lamelle regolabili poste sia all’interno dell’intercapedine della doppia pelle sia verso il grande atrio centrale.
La torre impiega impianti ad alta efficienza energetica quali pompa di calore ad acqua di falda, ventilazione meccanica con recupero di calore e impianto fotovoltaico per la produzione locale di energia. La raccolta delle acque piovane combinata con una rete duale permette di ridurre sensibilmente la domanda di acqua dall’acquedotto. L’edificio sarà classificato Leed v4 livello Platinum.
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