Le serre agrivoltaiche sono un esempio virtuoso di agricoltura sostenibile, e sono già realtà in Calabria e Sardegna dove si coltivano limoni, cedri e arance con un’impronta idrica inferiore al 70% rispetto al pieno campo, e allo stesso tempo si produce l’energia verde necessaria a soddisfare il fabbisogno di circa 20.000 famiglie italiane grazie alla tecnologia fotovoltaica.
Si tratta del progetto delle serre agrivoltaiche realizzate da EF Solare Italia e gestite da Le Greenhouse, il primo consorzio di aziende specializzate nella coltivazione in ambiente agrivoltaico, che conta oramai 11 impianti attivi distribuiti su 40 ettari con circa 20mila piante coltivate.
Gli impianti permettono di coltivare agrumi, protetti da una struttura su cui sono montati i pannelli fotovoltaici, che non sottraggono così spazio alla superficie agricola coltivabile. L’uso della subirrigazione a micro goccia insieme alla riduzione dell’evapotraspirato dovuta all’ombreggiamento dei moduli fotovoltaici, inoltre, permette di irrigare risparmiando acqua.
Il primo beneficio dei sistemi agrivoltaici è dunque il risparmio energetico. Grazie ai pannelli fotovoltaici in posizione elevata rispetto alle colture, il sistema agrivoltaico produce energia che viene immessa in rete e riutilizzata a copertura di una parte dei costi relativi all’energia necessaria per garantire illuminazione e irrigazione.
Il secondo beneficio è l’ottimizzazione degli spazi poiché l’area per l’attività agricola non viene ridotta, visto che il sistema agrivoltaico non ha alcun impatto in termini di utilizzo del suolo.
Questo modello è stato recentemente innovato con l’introduzione di sistemi elevati ad inseguimento solare totalmente reversibili, cioè smontabili in qualsiasi momento. Le Greenhouse insieme ad EF Solare Italia continua a sviluppare queste nuove soluzioni di agrivoltaico avanzato in Sardegna e in Calabria.
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