Patto della farina del Friuli orientale

Il Forum dei Beni comuni ed Economia solidale FVG, il Molino Tuzzi, il panificio Iordan, e l’azienda agricola “La Fattoria Grinovero” hanno dato vita al primo Patto di Filiera della farina del Friuli orientale per la produzione di farine e derivati di alta qualità ma economicamente accessibili a tutti, prodotte con metodi sostenibili e svincolati dalle leggi di mercato.

Agricoltori, trasformatori e consumatori hanno iniziato insieme un percorso in cui le decisioni sono state prese secondo il metodo della Democrazia deliberativa dove sono state condivise, attraverso lo scambio di conoscenze, le modalità produttive e di trasformazione del grano, e, dopo l’analisi economica, i costi di produzione e trasformazione.

Al Patto della filiera della farina partecipano, infatti, anche i consumatori, che hanno deciso anticipatamente la quantità di prodotto che andranno a comprare, assumendosi, per la prima volta, una parte del rischio d’impresa e impegnandosi ad anticipare parte della spesa finale, andando così a coprire i primi costi sostenuti dagli agricoltori.

L’obiettivo principale di questo progetto è lo sviluppo di una diversa modalità di produzione e di acquisto, opposta alle attuali leggi economiche, che crei un nuovo luogo di conoscenza reciproca, e un nuovo tipo di scambio che non sia solo economico ma soprattutto umano.

I cereali provengono da agricoltura biologica non certificata perché il desiderio è quello di creare un nuovo rapporto di fiducia tra tutte le parti attive nel patto, garantendo la massima qualità attraverso la totale trasparenza produttiva e lo scambio reciproco, rendendo così superflue le certificazioni e praticando la distribuzione diretta saltando ogni intermediario riuscendo, in questo modo, a contenere i prezzi del prodotto finale.

Grazie al Patto della filiera della farina del Friuli orientale si costruiscono le basi per una vera filiera corta dove le coltivazioni ed i laboratori di trasformazione sono visitabili grazie alla vicinanza geografica col consumatore aderente al patto.