Il progetto “Smart Grid” per l’area urbana e il porto di Trieste presentato da AcegasApsAmga si è aggiudicato un finanziamento di 18 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
Il progetto sviluppato da AcegasApsAmga ha lo scopo di favorire la riduzione delle emissioni di CO2, abilitando l’incremento dell’elettrificazione dei consumi finali e aumentando la cosiddetta “hosting capacity”, ovvero la capacità della rete elettrica di Trieste di gestire energia da fonti rinnovabili.
Le azioni proposte puntano a garantire una solida base di sviluppo per le iniziative destinate alla portualità (come l’alimentazione elettrica delle navi da terra, terminal portuali avanzati, realizzazione di impianti di produzione da fonti energetiche rinnovabili) e la coerente integrazione di queste con le esigenze del tessuto urbano. Il tutto in coordinamento con gli sviluppi previsti dal piano strategico di Terna per il rinforzo della rete elettrica di alta tensione nell’area di Trieste.
Grazie al progetto “Smart Grid” e al sostegno della mobilità elettrica per navi, auto e bus si darà un enorme contributo alla decarbonizzazione, con conseguente miglioramento della qualità dell’aria e diminuzione dell’inquinamento acustico a Trieste. Le tempistiche di realizzazione del progetto prevedono di raggiungere l’avvio concreto della “Smart Grid” entro giugno 2026 ottenendo i primi risultati a partire dalla fine del 2024.
L’attività di programmazione e progettazione congiunta realizzata tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, AcegasApsAmga e Terna ha portato a una strutturazione di una rete che fosse in grado di ricevere le richieste provenienti sia dal porto che dalla città. Il progetto di AcegasApsAmga, infatti, sarà complementare a quello della “Port Grid” portuale, che l’Autorità di Sistema realizzerà contestualmente con fondi del bando “Green Ports” del Ministero dell’Ambiente. La “Port Grid” consentirà lo scambio di energia tra i luoghi di produzione dell’energia all’interno del porto (impianti fotovoltaici) con i luoghi di consumo (ad es. rete di illuminazione pubblica dello scalo) con capacità di accumulo per l’utilizzo in altro momento dell’energia prodotta.
Sorry, no records were found. Please adjust your search criteria and try again.
Sorry, unable to load the Maps API.